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L’ibrido, spinto da incentivi, conquista le aziende

Un’analisi dell’Osservatorio Top Thousand illustra lo stato dell’arte della mobilità aziendale ibrida in Italia.

L’indagine è stata condotta su un ampio campione di oltre 100 aziende di ogni dimensione (grandi, medie, PMI) e di diversi settori merceologici (farmaceutica, tour operator, banche, logistica, compagnie aeree, assicurazioni, consulenza, etc…), per un parco totale gestito di 118.439 veicoli, di cui 106.654 a noleggio e 6.158 unità ibride, divise tra Mhev (Mild Hybrid Electric Vehicle), Hev (Hybrid Electric Vehicle) e Phev (Plug-in Hybrid Electric Vechicle).

La prima risposta che emerge con chiarezza dalla ricerca è che, grazie anche alla crescente offerta delle Case automobilistiche e alla propensione dei noleggiatori a proporlo nel mix di alimentazioni in flotta, l’ibrido, è ormai una realtà sempre più apprezzato dalla imprese italiane.

Sebbene la distribuzione tra i diversi modelli ibridi (Full, Mild e Plug-in) sia sostanzialmente equa , i dati sottolineano una crescente propensione verso quest’ultima tecnologia, arrivata a rappresentare il 36% della complessiva flotta ibrida, non solo in virtù dell’aumento dell’offerta dei modelli, ma anche per il livello di emissioni (sotto i 60 gr/km) che dal luglio scorso consente di ottenere vantaggi in virtù della nuova disciplina sul fringe benefit, oltre alle previste agevolazioni per la circolazione (su tutti, ingresso nelle ZTL, parcheggi). Il tutto senza l’ansia da ricarica che ancora oggi riduce l’appeal dell’elettrico.

Tra i motivi che spingono i Fleet Manager a scegliere l’ibrido spiccano l’abbassamento delle emissioni medie di CO2 (indicato dal 60% degli intervistati), la responsabilità sociale di impresa (segnalato dal 55%), i risparmi negli spostamenti, le tipologie di percorsi e chilometraggi effettuati dai driver (il 57% percorre meno di 100 km al giorno), l’abbattimento dei consumi (segnalato dal 26% del campione) e, non ultimo, la tassazione agevolata del fringe benefit (21%). Interessante notare come quasi 20 Fleet Manager su 102 abbiano segnalato anche il vantaggio derivante da canoni di noleggio che oggi risultano sempre più competitivi.

 

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