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Opel celebra i 40 anni di utilizzo delle vernici a base d’acqua

Sono passati ormai quaranta anni da quando, nel 1981, Opel ha iniziato a sviluppare la tecnologia delle idrovernici e, nello stabilimento di Rüsselsheim, ha sostituito per la prima volta la solita vernice base con una diluibile con l’acqua. Una soluzione che permetteva di diminuire la quantità di solvente organico nelle vernici di base adoperate per la verniciatura delle carrozzerie, passata dal 60% al 5%. A partire da questa esperienza sono state sviluppate sempre nuove tecniche relative alla vernice e alla verniciatura ed è stato costruito un grande laboratorio di verniciatura dove è stato possibile produrre per la prima volta una vernice di base, per metalli, diluibile con l’acqua.

In seguito Opel ha investito oltre 60 milioni di Marchi per la costruzione del reparto verniciatura della fabbrica di Bochum, introducendo importanti soluzioni per ottenere la massima protezione ambientale. Nell’impianto, che misurava 233 metri lunghezza e 103 metri di larghezza, si verniciavano 1.300 Opel Kadett al giorno. Mentre la proporzione di solventi organici utilizzati nelle vernici metallizzate era normalmente superiore all’80%, questo metodo permetteva di abbatterla ad appena il 12%.

Quando, nell’Autunno 1992, la nuova fabbrica di Eisenach, in Turingia, Opel ha iniziato a produrre la prima serie di Opel Astra, ha aperto una strada nel campo della protezione ambientale, con la tecnologia delle idrovernici introdotta per la prima volta in tutti i passaggi più importanti della verniciatura. Oltre che per la verniciatura ad immersione dello strato di fondo, dei riempitivi e delle vernici a base metallica, l’impianto di Eisenach è stato il primo ad utilizzare smalti trasparenti e cere protettive solubili in acqua, per raggiungere elevati livelli di protezione ambientale.

Da allora Opel è stata in grado di portare le emissioni dovute ai solventi delle vernici metallizzate al 50% di quanto previsto dalla normativa vigente. Dopo un successivo affinamento del procedimento, che permetteva di usare smalti trasparenti solubili in acqua, le emissioni dovute a solventi hanno raggiunto, nell’impianto di Eisenach, il limite di un terzo del valore previsto dalle norme.

Opel ha studiato anche un nuovo procedimento per ridurre gli sprechi dovuti ai residui delle vernici che peraltro erano classificati come rifiuti particolarmente dannosi. Grazie a questa nuova tecnica, è stato possibile riciclare quasi interamente i residui: la vernice coagulata era immessa in un sistema completamente automatico che, grazie all’uso di polvere di poliuretano, veniva essiccata. Il materiale granulare risultante era quindi utilizzato nella produzione di materiali fonoassorbenti.

 

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