Restauro

Italian Style

Ripercorriamo il restauro completo di una Maserati 3500 GT Spider Vignale eseguito ai massimi livelli da Automobile Tricolore. Un recupero che ci restituisce una vera opera d’arte automobilistica: una fuoriserie in grado di coniugare performance da supercar a un comfort ed eleganza da ammiraglia, nel puro stile italiano che negli anni Sessanta faceva tendenza a livello mondiale

La 3500 GT, internamente denominata “Tipo 101”, è stata la prima vettura Maserati costruita su larga scala. L’allora capo progettista della casa del Tridente, Giulio Alfieri, sviluppò due prototipi da esporre al Salone dell’Automobile di Ginevra 1957, entrambi coupé e carrozzati uno dalla Touring e l’altro da Allemano. Identica, invece, la meccanica: il motore, derivato dalla 350S  montato anteriormente in posizione longitudinale, era un 6 cilindri in linea di 3,5 litri, con distribuzione bialbero in testa, tre carburatori doppio corpo Weber 42DCOE, con la chicca dell’accensione, per una potenza massima di 220 cv a 5.500 giri/min. Il motore era accoppiato a un cambio ZF a 4 marce, da cui partiva l’albero di trasmissione che trasferiva il moto al differenziale e alle ruote posteriori. Il telaio era composto da una base tubolare, con pannelli inferiori e carrozzeria in acciaio con portiere e cofani in alluminio, sospensioni anteriori indipendenti con ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali coassiali e barra antirollio, mentre al posteriore c’era il classico ponte rigido con ammortizzatori telescopici e balestre ellittiche. Tra le due versioni esposte al salone ginevrino, per la produzione avviata a fine anno fu scelta quella firmata Touring. Nel 1959 vennero resi disponibili, come optional i freni a disco anteriore, mentre nel 1962 arrivarono anche quelli al posteriore, che divennero di serie l’anno successivo, e il differenziale a slittamento limitato. Come optional erano disponibili anche le ruote a raggi Borrani e pneumatici radiali più larghi (185-16”), così come un’autentica chicca per l’epoca rappresentata dagli alzacristalli elettrici, mentre interni in pelle e strumentazione Jaeger facevano partedella ricca dotazione di serie.

 

Se siete interessati a leggere l’intero articolo richiedete la copia della rivista io carrozziere del numero di marzo 2018 a info@duessegi.com

Articoli Correlati

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio