Mercato

Mercato auto europeo: a giugno preoccupante calo del 7,9%, complice la crisi del diesel

Il mercato auto in Europa nel mese di giugno ha registrato un calo decisamente preoccupante: le immatricolazioni nei 31 paesi della UE e dell’Efta sono state 1.491.289 vetture ed hanno registrato un tonfo del 7,9% rispetto al giugno del 2018.

La situazione assume una prospettiva ancora più preoccupante se si considera che – ad eccezione di Lituania, Romania, Irlanda, Grecia e Cipro – tutti i paesi hanno segnato un calo delle vendite di auto nuove. Sempre negativo, ma sicuramente meno drastico dei dati di giugno, i risultati di vendite del primo semestre dell’anno, pari ad una flessione del 3,1%.

Secondo l’analisi effettuata dal Centro Studi Promotor, le cause della crisi del comparto automotive sono da ricercare nella “debolezza del quadro congiunturale”, ma anche nella crisi che sta vivendo il mercato delle auto diesel, fortemente osteggiato dalle politiche portate avanti da alcuni paesi e da molte istituzioni locali. Queste ultime stanno infatti determinando forte indecisione nel processo di acquisto, con conseguente rinvio nella sostituzione di vetture già adatte alla rottamazione o pronte per il mercato dell’usato. Purtroppo, il volume di vendita di nuove auto a benzina o ad alimentazione alternativa non è riuscito a compensare il calo delle immatricolazioni dei veicoli a gasolio.

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ha così commentato i dati precedentemente citati: “la situazione del mercato europeo dell’auto non è catastrofica, ma certo non è positiva e preoccupa il fatto che, mentre si è decretato il pensionamento anticipato del diesel, manca una politica a livello europeo per accompagnare il settore dell’auto e della mobilità verso l’obiettivo delle zero emissioni. La transizione verso la decarbonizzazione dell’auto e della mobilità è già iniziata ma sarà lunga e difficile e, come è emerso dal convegno organizzato il 2 luglio dal Centro Studi Promotor alla Camera dei Deputati, un passaggio decisivo di questa transizione sarà il rinnovo del parco circolante, che va sostenuto ed accelerato prevedendo agevolazioni soprattutto per gli automobilisti con limitata capacità di spesa.”

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