News

CONOU, dal 1984 a difesa dell’ambiente

Nato nel 1984, il CONOU è il primo ente ambientale nazionale dedicato alla raccolta differenziata di un rifiuto pericoloso ed è uno dei più importanti operatori della Green Economy in Italia.

Nato come Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU), si è trasformato in Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati (CONOU), in ottemperanza al Testo Unico Ambiente (D.Lgs 152/2006). È un soggetto giuridico di diritto privato senza fini di lucro e coordina l’attività di 64 aziende private di raccolta e 3 impianti di rigenerazione distribuiti sul territorio nazionale. Si occupa, inoltre, di informazione e sensibilizzazione in materia di corretta gestione degli oli usati, definiti rifiuti pericolosi. Sulla base del principio che “chi inquina paga”, i costi sostenuti dal Consorzio per svolgere le proprie attività sono annualmente ripartite tra le imprese consorziate, in modo proporzionale ai loro volumi di vendita.

Gli oli lubrificanti usati

Definiti dalla legge “rifiuti pericolosi”, gli oli usati sono ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti, dopo che una parte di olio è stata consumata nell’utilizzo. Se eliminato in modo scorretto o impiegato in modo improprio, l’olio usato può trasformarsi in un potente agente inquinante, ma è anche un’importante risorsa economica per il nostro Paese, infatti può essere rigenerato tornando a nuova vita con caratteristiche simili a quelle del lubrificante da cui deriva. In 36 anni di attività, la quasi totalità dell’olio raccolto dal CONOU è stato classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, mentre il 2% è stato avviato a combustione in appositi impianti quali, ad esempio, i cementifici. Solo una frazione molto piccola, in quanto irrimediabilmente inquinata, è stata termodistrutta.

Risultati operativi del Consorzio

Nel 2019 il Consorzio ha raccolto 191 mila tonnellate, un risultato vicino al 100% del potenziale raccoglibile. In 36 anni di attività, il CONOU ha raccolto 6 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato, 5,3 milioni delle quali avviate alla rigenerazione, che ha prodotto 3 milioni di tonnellate di olio base. Il riutilizzo dell’olio lubrificante usato ha consentito un risparmio complessivo sulle importazioni di petrolio del Paese di 3 miliardi di euro.

La rete di raccolta e i settori critici

Il Consorzio si avvale di una rete di raccolta costituita da 64 aziende, dislocate su tutto il territorio nazionale, che con i loro automezzi raccolgono gli oli usati e li stoccano nei depositi. Il servizio di raccolta è gratuito per il produttore di lubrificanti usati non inquinati da altre sostanze. Chiunque, telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.conou.it, può avere informazioni e il recapito del raccoglitore più vicino. Nonostante i notevoli risultati raggiunti negli ultimi anni, il Consorzio ha comunque cercato di valutare – attraverso una specifica indagine – quanto olio usato mancasse per raggiungere il risultato del 100% del raccoglibile. Da tale indagine è emerso che una piccola parte, equivalente a circa 5.000 tonnellate, sfugge ancora alla raccolta: da rifiuto pericoloso da smaltire, l’olio lubrificante usato è diventato con il passare degli anni una materia prima seconda dall’elevato valore economico.

Il cambio del lubrificante

Il cambio dell’olio di un’auto è una questione da non sottovalutare, sia perché il contatto tra l’epidermide e il lubrificante usato è pericoloso per la salute, sia perché la dispersione di olio usato danneggia l’ambiente. Per queste ragioni c il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati raccomanda di far svolgere il cambio dell’olio nelle autofficine o nelle stazioni di servizio in cui sono rispettate tutte le regole di sicurezza e dove lo smaltimento dell’olio usato viene gestito correttamente.

Esempio di un’Italia che funziona

Il contributo offerto dal CONOU alla raccolta differenziata dei rifiuti e al loro riutilizzo è rilevante. il Consorzio, infatti, può considerarsi un esempio importante dell’Italia che funziona. Tra le eccellenze del CONOU, occorre infatti ricordare che la percentuale degli oli rigenerabili in Italia è stata pari al 98%, un dato che conferma il primato europeo del nostro Paese nel campo della rigenerazione di questo rifiuto pericoloso.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio