Tecniche riparative

ASCIUGATURA CATALITICA A GAS DELLE VERNICI

Nella riparazione dei veicoli uno dei processi più dispendiosi in termini di energie e tempi è sicuramente quello della verniciatura. Il sistema di essiccazione dei prodotti vernicianti a raggi infrarossi con apparecchiature funzionanti con il metodo catalitico a gas è in grado di ridurre i tempi del ciclo riparativo.

Risparmiare denaro nell’energia, ridurre i tempi di riparazione e ottimizzare i processi di verniciatura sono gli obiettivi (o il sogno) di molti carrozzieri che hanno lo sguardo rivolto al futuro nella ricerca di rimanere al passo con i cambiamenti tecnologici e un mercato sempre più esigente in termini di costi e qualità. Le carrozzerie che hanno intenzione di rinnovare le loro attrezzature per la verniciatura dei veicoli o chi decide di creare una nuova impresa, hanno oggi una vasta gamma di scelte per impianti dedicati alla verniciatura: dai tradizionali a quelli a tecnologia avanzata che sono in grado di offrire soluzioni per ogni tipo di esigenza.

In quest’articolo, ci focalizziamo su una delle tecnologie più sofisticate e – forse – meno conosciute in Italia, quella dell’essiccazione catalitica a gas, che molti considerano essere il futuro del processo di asciugatura della vernice nell’autoriparazione.

Il ciclo di verniciatura, dalla preparazione alla finitura, è il processo più dispendioso in termini di tempo nella riparazione della carrozzeria di un veicolo. Snellire e ridurre i vari passaggi consente di eliminare il collo di bottiglia che si viene a creare con gli altri reparti, in particolare con la lattoneria,  così da permettere lo smaltimento di un numero maggiore di veicoli. Tutto ha un pro e un contro, ottimizzando i tempi del ciclo di verniciatura, attraverso apparecchiature di disidratazione robotizzata, è necessario che vi sia un’alimentazione di lavoro conseguente, in caso contrario non vale la pena fare un tale investimento.

La rincorsa all’acquisto dell’attrezzatura migliore non è la soluzione ottimale se non è ben programmata e il personale addetto non viene opportunamente preparato.

Questo articolo è possibile leggerlo sul numero novembre/dicembre di ioCarrozziere.

 

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