Restauro

FERRARI 250 GT/E: CAVALLINO POLIVALENTE

Automobile Tricolore, specialista in auto classiche italiane di prestigio, ha effettuato il restauro completo di una Ferrari 250 GT/E, una delle tante declinazioni del modello 250 che rappresenta una parte importante nella storia della Casa di Maranello.

Il modello contraddistinto dalla sigla 250 rappresenta una pietra miliare nella storia Ferrari, segnando una svolta nella realtà dell’allora ancora giovane azienda modenese. Sia perché fu il primo a ottenere grande successo tra le vetture prodotte in un certo numero dalla Ferrari, inaugurando la produzione in serie di vetture del cavallino, sia perché nei dodici anni in cui fu attivo, dal 1952 al 1964, fu declinato in numerose versioni, stradali e da competizione, dando vita ad alcuni dei modelli di maggior successo del Cavallino (SWB, GTO, Testa Rossa, LM, tanto per citare i più noti, oltre alle versioni cabriolet) e alla prima berlinetta 2+2. Come quella del nostro servizio: la Ferrari 250 GT/E. Molte delle 250 stradali condividevano lo stesso telaio ma declinato in due differenti versioni: telaio corto, con passo di 2.400 mm, conosciuto dagli appassionati con l’acronimo “SWB” (dall’inglese Short Wheel Base), oppure telaio lungo “LWB” (acronimo di Long Wheel Base), con passo di 2.600 mm. La maggior parte delle versioni da competizione o cabriolet utilizzavano la versione corta. Quasi tutte, invece, tranne alcuni prototipi per le corse, condividevano lo stesso motore: un V12 (“Tipo 125”) di 2.953 cc proveniente da quello progettato da Gioacchino Colombo per le corse, dove debuttò tre anni prima di essere montato sulle 250 stradali, che oltre ad erogare 276 cv vantava una notevole leggerezza. La prima vettura della serie 250 fu il prototipo sperimentale “250 S”, schierato alla Mille Miglia 1952 per i piloti Giovanni Bracco e Alfonso Rolfo. Sui tratti più veloci la macchina, dotata di un motore da 230 cv, soffriva la maggiore potenza delle Mercedes 300SL ma nei tratti misti recuperava abbondantemente, tanto che Bracco tagliò il traguardo da vincitore. La vettura del nostro servizio è una delle più recenti, essendo stata costruita nel 1963, ultimo anno di produzione della 250 GT/E prima di lasciare il passo alla 330.  Originariamente venduta in Venezuela è tornata in Italia nel 1981, dove ha circolato per altri tre anni prima di venire parcheggiata e non più utilizzata. Nel 2012, quando è stata acquistata da Automobile Tricolore, la vettura aveva ancora la sua vernice originale, anche se la superficie era scrostata in alcuni punti, e la scocca era abbastanza sana. La struttura bresciana, comunque, ha optato per il restauro completo, come d’abitudine per rivenderla al massimo livello. Innanzitutto la vettura è stata completamente smontata, separando la scocca dalle parti meccaniche e dagli interni, selezionando accuratamente le parti da ricondizionare, in modo tale da conservare il massimo dell’originalità, da quelle da sostituire.

La versione completa dell’articolo è disponibile sul numero cartaceo aprile/maggio di ioCarrozziere 2016.

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