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La Masterclass di Mercedes-AMG Petronas Motorsport

Spies Hecker entra dietro le quinte della carrozzeria Mercedes-AMG Petronas Motorsport di Brackley, in Inghilterra, per una Masterclass su come viene gestita la carrozzeria stessa e su come può essere simile, o diversa, rispetto ad una normale carrozzeria

Come testimoniano i quattro Campionati del Mondo Costruttori FIA Formula UnoTM vinti da Mercedes-AMG Petronas Motorsport, tutto ciò che viene fatto – dalla costruzione del più piccolo elemento del motore sino alla progettazione dei più grandi componenti aerodinamici – si basa su prestazioni e precisione; e la vernice che dà vita all’eccezionale livrea scelta per le vetture da corsa 2018 non è certo un’eccezione.

 

Spies Hecker, uno dei tre marchi refinish globali di Axalta Coating Systems – tra i maggiori fornitori al mondo di vernici liquide e in polvere –  è partner del Team Mercedes-AMG Petronas Motorsport da oltre quattro anni e fornisce le vernici usate per le Frecce d’Argento. A Spies Hecker è stato concesso un accesso esclusivo per una chiacchierata con Andrew Moody, Responsabile della divisione Paint and Graphics di Mercedes-AMG Petronas Motorsport, volta a scoprire quanto le sfide che devono affrontare nel loro campo siano simili, o diverse, rispetto a quelle delle normali carrozzerie.

 

Uguale ma diverso

Chi non se ne intende sarà perdonato per aver pensato che quella di un Team di Formula UnoTM sia semplicemente una carrozzeria un po’ più bella in cui si lavora su auto decisamente più costose e veloci. Anche se alcune cose possono essere uguali, in effetti le due realtà operano in maniera molto diversa.

 

Andrew spiega che: “molto di quello che facciamo nella carrozzeria ha un impatto sul livello competitivo. La precisione dei processi e le tecniche di applicazione che abbiamo perfezionato nel corso degli anni sono dei segreti custoditi gelosamente ma, per esempio, posso condividere alcuni dettagli interessanti che gli addetti alla verniciatura che operano nelle normali carrozzerie potranno trovare sorprendenti.”

 

Dissolvenza in nero

In quanto unico Team di Formula UnoTM ad avere una livrea con complesse scale e nuance di colore, la squadra di Andrew composta da dieci addetti ha un’enorme quantità di lavoro da fare su ogni singolo componente. “Non dobbiamo preoccuparci della tinta perché sappiamo esattamente quali sono le tinte che utilizzeremo nel corso della stagione,” spiega Andrew. Tra il colore argento altamente riflettente della base opaca principale Permahyd® Hi-TEC 480 – una tinta sviluppata dal Team insieme a Spies Hecker nel 2013 chiamata Stirling Silver in onore di Sir Stirling Moss, pilota Mercedes-Benz nel 1955 – e il nero ci sono altre quattro tonalità di grigio, con gradazione da uno a quattro, che non sono disponibili in commercio. Queste devono essere applicate in modo che la sfumatura sia impercettibile. La portata della complessità della lavorazione è ancora più evidente se a ciò si aggiungono le tre tonalità diverse di verde e le due di blu usate per le linee che attraversano la livrea.

 

L’uniformità è tutto

“Per verniciare una vettura da corsa occorrono circa 150 ore, con il musetto e l’ala posteriore che richiedono circa 12 ore. Ovviamente la velocità e l’affidabilità dell’applicazione sono essenziali. A questo bisogna aggiungere che in un qualsiasi dato momento ci sono circa 100 diversi componenti in rotazione oltre ai ricambi da inviare ai circuiti di gara.  Dobbiamo affrontare delle sfide del tutto particolari, non ultima quella del peso. Misceliamo lo Stirling Silver in lotti da 12 litri su due bilance intelligenti e usando il software colore Phoenix. Quando ce ne rimangono solo 3 litri, ne misceliamo un altro lotto da 12 litri. La vernice non viene attivata sino a che non ne abbiamo effettivamente bisogno, in questo modo conserva un buon pot life. Tutto ciò non avrebbe senso in una normale carrozzeria che normalmente lavora misurando in grammi, ma per noi è fondamentale e lo facciamo perché l’uniformità è tutto” ha aggiunto Andrew.

 

Tutti gli addetti alla verniciatura della squadra di Andrew dispongono di quattro diverse pistole di verniciatura – una per il primer, una per la base opaca, una per i trasparenti e una per le riparazioni spot – e, a prescindere dall’addetto, ciascun utilizzo ha un proprio settaggio testato in collaborazione con l’Axalta Refinish Academy di Welwyn Garden City, sempre in Inghilterra. Gli addetti utilizzano anche schede di lavoro, a tutti gli effetti il manuale di istruzioni della carrozzeria, che dettagliano il cosa, il come e il perché di ogni singolo processo. Ma l’attenzione all’uniformità non si ferma qui. Ciascuna cabina ha cicli di essiccazione pre-programmati per primer, base opaca e trasparente così che tutto possa essere gestito nello stesso modo indipendentemente dall’addetto e dal tipo di componente.

 

“Ad una normale carrozzeria, un approccio così regimentato può sembrare strano ma per noi organizzare tutto in questo modo è il sistema per evitare eventuali variazioni nei processi di lavorazione” sottolinea ancora Andrew.

 

Lavoro di squadra

Il team di Andrew usa una piattaforma per la condivisione del lavoro e tutti gli addetti sono verniciatori qualificati che hanno seguito corsi di formazione completi e che devono essere in grado di spostarsi da un lavoro all’altro. Come spiega ancora Andrew: “l’ottanta per cento degli addetti può eseguire qualsiasi lavorazione e il cinquanta per cento è capace di eseguire lavori specializzati come la verniciatura a aerografo.” Nella pratica questo significa che per esempio per un’ala frontale tre o quattro addetti possono lavorare insieme sulla fase di preparazione usando il Priomat® Wash Primer 4075, seguito dal Permasolid® HS Vario Primer Surfacer 5340, un fondo isolante alto solido, o dal Permasolid® HS Performance Surfacer 5320, un fondo da carteggiatura 2K alto solido ad essiccazione rapida. Poi ci sono due addetti che si occupano dell’applicazione ad aerografo e due o tre della pulizia e della lucidatura.

 

È tutta una questione di peso

Anche se il look della Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+ (la vettura di quest’anno) è di certo incredibilmente importante, ciò a cui Andrew e la sua squadra pensano costantemente è il peso di ciascun componente. “Per noi tutto gira intorno al peso e all’aerodinamica. La fibra di carbonio può essere difficile da trattare perché è porosa. Dobbiamo ottenere una finitura ottimale con il minimo peso della vernice e Spies Hecker ci permette di raggiungere questo obiettivo. Le tolleranze accettabili per una parte aerodinamica possono essere di 0,3mm. In condizioni normali questa sarebbe una misura minuscola, ma se fosse anche solo poco di più per noi sarebbe un vero problema” continua Andrew.

 

Quella della Mercedes-AMG Petronas Motorsport non è una carrozzeria standard e deve sopportare una grande pressione e riuscire a completare per tempo le lavorazioni e assicurare colori accurati. Andrew conclude dicendo: sono sicuro che una cosa importante che condividiamo con molte carrozzerie europee è che facciamo affidamento sull’eccellente uniformità, affidabilità e velocità di applicazione dei prodotti Spies Hecker. E vale assolutamente la pena di avere processi tanto disciplinati quando nel weekend di gara vediamo in pista due vetture dal look così fantastico.”

 

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