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Diagnosi e riparazione dei sistemi di protezione passeggeri

In un recente convegno dedicato al settore dell’autoriparazione si è parlato della professionalità del carrozziere che deve riparare le auto dotate delle nuove tecnologie. La conclusione (scontata) è stata che l’attività di carrozziere è meno artigianale di qualche tempo fa e sempre più industrializzata, soprattutto per l’elevata professionalità e investimenti necessari. Ma quello che fa la differenza sono la formazione e le informazioni necessarie per poter svolgere alcune delle attività riparative.

Sulla scia di un adattamento dei professionisti dell’autoriparazione, in particolare di carrozzeria, verso soluzioni multiservice, sia per soddisfare i clienti nell’offrire una rosa maggiore di servizi e sia per riuscire a riparare veicoli dotati di nuove tecnologie, la formazione e le informazioni sono diventate condizioni sine qua non per poter intervenire con cognizione di causa sui nuovi veicoli. Le dotazioni di cui sono dotate le auto per la protezione dei passeggeri, sono una delle componenti fondamentali con cui si deve confrontare l’autoriparatore, sia per effettuare una riparazione sicura, sia per determinare la convenienza economica alla riparazione di un veicolo gravemente danneggiato a seguito d’incidente. Non sempre le soluzioni che a prima vista appaiono determinanti nel valutare l’antieconomicità della riparazione sono così evidenti, come vedremo, in alcuni casi il costo della riparazione può rientrare in ambiti accettabili e soprattutto rimborsabili da parte delle assicurazioni. In generale, i componenti di un sistema di ritenuta supplementare (SRS o airbag) sono articoli di uso singolo: una volta attivati, non possono essere riutilizzati. Così è con gli airbag, pretensionatori e qualsiasi altro dispositivo con sistema di attivazione pirotecnica. Inoltre, a seguito dell’attivazione dei dispositivi pirotecnici, è normale che alcuni componenti adiacenti vengano coinvolti con rotture o presentare danni visibili. Questo è il caso del cruscotto, del vetro parabrezza, dei rivestimenti tetti e sedili, etc.

Non vi è dubbio che le parti visibilmente danneggiate devono essere sostituite, il problema si pone con i componenti e gli elementi del sistema di ritenuta supplementare che non hanno subito danni fisici visibili, come l’unità di controllo, periferiche, sensori anteriori, cablaggio o strutture metalliche dei sedili. La procedura per non sostituire i componenti è molto varia in quanto, a seconda del costruttore del veicolo, del fornitore dell’elettronica di controllo o addirittura gli anni del modello, il numero di telaio, il processo di riparazione o gli elementi di cui il fabbricante ritiene necessaria la loro sostituzione, possono essere diversi.

Per leggere l’intero articolo richiedi il numero di ottobre 2018 a redazione@duessegi.com

 

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